mercoledì 23 ottobre 2013

IL DONO CHE TI DONA

il dono che ti dona ritorna nella piazze il 31 Novembre e il 01 dicembre
Vi aspettiamo numerosi, volontari, donatori e clienti.

mercoledì 7 agosto 2013

La storia di Mateo, bimbo di tre mesi che ha bisogno urgente di trapianto di midollo

Una corsa contro il tempo per salvare un bimbo bellissimo. Mateo Schell è un bebé spagnolo di 3 mesi che soffre di leucemia e ha bisogno di un trapianto urgente di midollo per sopravvivere. Le sue possibilità di trovare un midollo compatibile sono pari all’1% ma la famiglia non perde la speranza.

I genitori pensavano si trattasse di una semplice febbre, invece il problema era ben più grave. Quando ha ricevuto la notizia della patologia del bimbo, il padre Eduardo, giornalista del quotidiano Marca, ha chiesto aiuto ai protagonisti dello sport spagnolo, tra cui Iker Casillas e Alberto Contador che hanno dato il loro contributo, e nel giro di poche ore l’hashtag #M4M (midollo per Mateo) è diventato trending topic su Twitter. Il tam tam mediatico, mai così gradito, ha contribuito a rendere ancora più nota la storia di Mateo.

I genitori, che hanno anche un altro figlio, Lucas, di due anni e mezzo, hanno creato un sito web per aiutare Mateo e altri malati di leucemia. A una settimana dal lancio ha ricevuto circa 700mila visite. L’obiettivo del sito (che ha anche un corrispettivo in inglese: marrowformathew.com) è chiaro:informare sui trapianti e far capire all’opinione pubblica quanto è importante donare.

La mossa è stata efficace visto che in poco tempo sono stati più di 2.600 i donatori e altri 2.500 hanno chiesto un appuntamento. Il centro per la donazione d’organi è addirittura inaccessibile per le troppe richieste, mentre in altri centri – fanno sapere i genitori – come nella città di Avila dove si può donare al momento. Lo sforzo per salvare Mateo è arrivato al punto che al momento ci sono dei team che stanno installando piccolo ospedali da campo in varie località per facilitare la donazione.

Su Facebook le foto dei donatori

Gli aiuti, oltre che dalla Spagna, stanno arrivando anche da altri paesi. La famiglia di Mateo si è messa in contatto anche con altre famiglie che hanno malati di leucemia in modo che la battaglia per trovare i donatori diventi comune. Eduardo attende che arrivi una telefonata da qualunque parte del mondo in cui qualcuno dice: “Sembra che abbiamo trovato una persona compatibile con Mateo”. E in questo momento tutti sperano che arrivi, e presto.

Per saperne di più: 
La pagina Facebook
, in spangolo, 'Midollo per Mateo'
Il canale su Twitter, in inglese

Come diventare donatori in Italia: tutte le informazioni sul sito di ADMO, Associazione donatori di midollo osseo

La vicenda di Mateo è drammatica. Ma non sono più liete le storie delle persone che in Italia passano mesi o anni in attesa di un trapianto, rischiando nel frattempo anche la morte. Facciamo il punto della situazione. I trapianti effettuati in Italia nell’ultimo anno (dato aggiornato ad aprile 2013 – Fonte: Ministero della Salute) sono 2871. Una cifra che non si discosta molto dal 2012, quando ne furono 2902. La maggior parte dei trapianti è stata per il rene (1591), quindi per fegato (976), cuore (216), polmone (97) e altri organi. 

Stando ai dati dell’Aido, i pazienti in lista al 31 dicembre 2012 sono 8926 (su 12680 iscrizioni), molte delle quali per il rene. Il tempo medio di attesa in lista per questo tipo di trapianti è di 3,1 anni, con una mortalità in lista dell’1,87% (nel 2012 si sono registrati 174 decessi). I tempi medi di attesa dei pazienti in lista (con relativa percentuale di mortalità in lista) per gli altri organi sono rispettivamente: 2,05 anni per il fegato (7,30% di mortalità in lista), 2,47 anni per il cuore (8,1%), 1,95 anni per il polmone (11,5%) e 2,87 anni per il pancreas 0,30%).
Ma come è messa l’Italia rispetto all’Europa? Nel 2012 risultava che il nostro Paese, con 21,7 donatori per milione di abitanti è terza tra i grandi paesi europei dopo la patria di Mateo, la Spagna (29,2), e la Francia (22,8) e presenta valori più alti rispetto al Regno Unito (10,4) e alla Germania (15,8). La media europea è di 16.9 donatori per milione. Di conseguenza, il dato italiano è più alto del 25 % rispetto alla media.

lunedì 24 giugno 2013

Un film per raccontare la leucemia e il cammino verso la guarigione

Ciao mi sembrava giusto dare visibilità a questo articolo e Video per  l'art originale clicca qui

18 GIUGNO 2013

Un film per raccontare la leucemia e il cammino verso la guarigione

Raccontare la leucemia, il percorso di un ex-paziente che torna in ospedale dove ha vissuto la sua esperienza per narrare la storia di una ragazza che si è ammalata della sua stessa malattia e insieme affrontare il percorso di guarigione. Il trailer di questo progetto firmato da Lucio Viglierchio, regista torinese di 32 anni ed ex-paziente, è stato presentato all’ospedale Mauriziano in occasione dell’inaugurazione del reparto di ematologia e terapie cellulari diretto da Corrado Tarella. Un reparto realizzato grazie ai finanziamenti della Compagnia di San Paolo e con la collaborazione dell’Associazione italiana pazienti emopatici. "Ritornare in reparto per me era essenziale per rientrare nella condizione di essere umano e non più solo paziente. Attraverso il percorso che sto facendo con Sabrina, la protagonista del documentario, sto raggiungendo questo obiettivo. Insieme stiamo riuscendo a trovare un senso nella sofferenza che abbiamo vissuto". Lucio ora cerca fondi per le riprese e il montaggio del documentario prodotto dalla Zenit Arti Audiovisive di Torino. Il progetto può essere sostenuto andando sul sitowww.lucemia.it

di SARA STRIPPOLI

giovedì 4 aprile 2013

“Bianca come il latte, rossa come il sangue”

È da oggi nelle sale cinematografiche di tutt’Italia il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, tratto dal romanzo omonimo di Alessandro D’Avenia (che, fra l’altro, ha lavorato anche alla sceneggiatura della pellicola, con Fabio Bonifacci).
In questo film, che ruota attorno al mondo degli adolescenti di oggi, c’è anche il mondo che ruota attorno ad ADMO. Una diagnosi che parla di leucemia, la ricerca di un donatore compatibile di midollo osseo, la possibilità di riagguantare la vita grazie a un trapianto…
E la Casa di produzione cinematografica, Lux Vide, nella consapevolezza di trattare argomenti di vitale importanza ha chiesto a ADMO – nelle persone della Presidente Paola De Angelis e della responsabile nazionale della comunicazione Loredana Ranni – una consulenza tecnica, del soggetto e della sceneggiatura.
Oltre al fatto che il film è la riduzione cinematografica di un libro di successo e che la colonna sonora vede protagoniste le canzoni dei Modà, di fondamentale importanza è quanto ha già notato qualche giornalista all’anteprima del film. Ovvero… “non da poco l'invito finale, prima dei titoli di coda, a diventare donatori di midollo osseo attraverso ADMO”.
 
 
La storia raccontata nel film
 
Leo ha sedici anni. E per lui la vita ha solo due colori: il bianco e il rosso.
Non si pettina mai, gioca a calcetto, ascolta musica a tutto volume, così non pensa. Detesta fare i compiti ma non gli importa, perché sa che li copierà.
La scuola è bella. Soltanto il pomeriggio, però, quando i prof non ci sono.
Il bianco è il vuoto assoluto, il silenzio, la noia e fa paura. Da evitare.
Il rosso è il sangue che pulsa nelle vene prima di una partita, è il colore dei capelli di Beatrice, la ragazza dei suoi sogni. Da rincorrere.
Farebbe qualunque cosa per lei perché ne è innamorato, innamorato pazzo di Beatrice. Anche se lei ancora non lo sa.
Quando finalmente trova il coraggio di avvicinarsi alla ragazza, scopre che Beatrice sta attraversando un grande dolore: è malata di leucemia e ha bisogno di un donatore che le possa donare il midollo osseo.
Di fronte alla sua sofferenza, Leo si trova a crescere e a fare delle scelte intorno al suo mondo, che lo guarda e lo incoraggia: i genitori, i compagni, un professore davvero “speciale”.
E poi c’è Silvia, l’amica di sempre, la confidente fedele di ogni suo segreto.
 
 
Che cosa dice il regista, Giacomo Campiotti
 
“Mi sono molto divertito a girare questo film. Con grande libertà e leggerezza, ho cercato di usare il linguaggio dei ragazzi, i loro ritmi bruschi, spezzati e, improvvisamente, delicati e dolcissimi. Giorni che volano via inafferrabili e istanti infiniti conficcati nella carne.
Insieme con i miei validi collaboratori ho cercato di dare agilità e freschezza alla macchina da presa, al montaggio e alle musiche. Non è un film oggettivo. Tutto è visto dagli occhi di Leo. Gli spazi e i luoghi della città dove si svolge la storia non sono realistici, ma sono colorati e trasfigurati dal filtro emotivo del momento che Leo vive. Ho lavorato soprattutto per preservare e cogliere la sua emozione. Ho cercato di raccontare come corre sotto la pelle e a volte anche sopra. Dalla vetta del mondo al baratro più profondo. Senza passare dal mezzo. A sedici anni il tiepido non esiste.
Ho cercato di realizzare un film che faccia sorridere, ma anche pensare e commuovere. Un difficile equilibrio sul filo del rasoio. Parlare di valori, senza retorica. Raccontare un dolore ma avere un film pieno di vita.
Mi sono avvicinato con grande rispetto e curiosità a questi giovani attori. Il mio lavoro è stato soprattutto al loro servizio. Per aiutarli a non recitare, ma a essere se stessi mantenendo la loro verità spiazzante. Il “cinema” viene dopo. Per cogliere la loro spregiudicatezza. Il loro coraggio. La loro disperazione. Il loro amore. Totale. A perdere. Senza condizione.
Questo film è un atto d’amore”.
LUX VIDE e RaiCinema

presentano

 
un film prodotto da
Matilde e Luca Bernabei
 
regia di
Giacomo Campiotti
 
con
 
Filippo Scicchitano
Aurora Ruffino
Gaia Weiss 
Romolo Guerreri
 
e con
Luca Argentero
 

http://www.luxvide.it/ - Sito ufficiale di LUX VIDE

http://www.rockmoda.com/ - Sito ufficiale dei Modà
http://www.profduepuntozero.it/ - Il Blog di Alessandro D'Avenia

giovedì 28 marzo 2013

Bianca come il latte, rossa come il sangue


Di seguito pubblichiamo la lettera della Presidente ADMO Federazione Italiana ONLUS, con lo scopo di metterVi a conoscenza dell'uscita del film,

Milano, 28 marzo 2013
Carissimi Presidenti Regionali
e membri della Giunta Esecutiva,

il 5 aprile, nelle sale cinematografiche italiane, sarà proiettato “Bianca come il latte, rossa come il
sangue”, film tratto dal romanzo di Alessandro Davenia e prodotto da Luxe Vide, una delle più
importanti case produttrici per il cinema e la televisione (ha prodotto fiction molto popolari come “Don
Matteo” e “Che Dio ci aiuti”, per citarne solo alcune, con grande successo di pubblico).

Il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” racconta la storia d’amore tra due giovanissimi e
s’intreccia con la difficoltà di capire – quando ci si trova di fronte alla malattia – il senso di tanta
sofferenza. Ma di trovare, alla fine, il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
E’ essenzialmente una storia di emozioni, di solidarietà, di lotta, di disperazione e di speranza. Una
storia che, attraverso ADMO, noi volontari ritroviamo in ogni paziente al quale, con il cuore e con
l’aiuto della scienza, cerchiamo di dare l’opportunità di riagguantare la propria vita.

Io e Loredana Ranni abbiamo collaborato alla sceneggiatura del film, utilizzando la nostra
esperienza di lavoro concreto – sul campo – ventennale.
E per ADMO “Bianca come il latte, rossa come il sangue” rappresenta una grossa opportunità di
promozione. Perché, portare all’attenzione del grande pubblico il tema della donazione di midollo
osseo e del suo trapianto, significa lanciare una campagna di sensibilizzazione di massa sulla
popolazione.

A tutti voi i miei più cari auguri per una Pasqua serena.
Avv. Paola De Angelis
Presidente ADMO Federazione Italiana ONLUS

venerdì 8 marzo 2013

Le piazze italiane sono piene di colombe. ADMO, naturalmente

Sabato 9 e domenica 10 marzo in tutt'Italia torna la campagna 2013 "una colomba per la vita". Per sensibilizzare i giovani, soprattutto, a diventare donatori di midollo osseo. Considerando che proprio questi giovani stanno dimostrando di essere persone di cuore. Di gran cuore

L’iniziativa di sensibilizzazione ‘Ehi, tu! Hai midollo?’ per il reclutamento di nuovi potenziali donatori di midollo osseo, che si è tenuta nel settembre scorso, in una sola giornata è riuscita a mostrare l’altra faccia della gioventù made in Italy. I volontari ADMO, con l’allegra complicità dei clown di corsia (aderenti alla federazione nazionale VIP Italia ONLUS), nelle piazze italiane hanno portato alla tipizzazione ben 3.026 potenziali donatori e raccolto le adesioni di 728 giovani di buona volontà, pronti a mantenere la promessa in un momento successivo all’evento.

ADMO torna nelle piazze, con la campagna istituzionale ‘una colomba per la vita’ di sabato 9 e domenica 10 marzo, il cui obiettivo è informare ogni singola persona sulla possibilità di ridare non la speranza ma una nuova possibilità di vita a chi sta lottando per avere la meglio su un tumore del sangue. Come la leucemia, il linfoma, il mieloma.

Sono molte le persone che ogni anno - non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo - necessitano di trapianto. Purtroppo, però, la compatibilità genetica è un fattore raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, dunque, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè siano già note le caratteristiche genetiche registrate in una banca dati. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi all'anno. Una stima destinata ad aumentare notevolmente, se si tiene conto del fatto che il trapianto di cellule staminali emopoietiche, presenti nel midollo osseo, è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie.

Oggi il Registro italiano dei donatori di midollo osseo è una delle 63 banche dati che operano in 43 Paesi del mondo, allo scopo di reperire un donatore compatibile per i pazienti che ne hanno necessità. Ma la strada che ADMO vuole e deve percorrere, per tenere fede al proprio impegno, è ancora lunga: le malattie del sangue sono in aumento, ma aumentano anche le possibilità di cura e guarigione grazie al trapianto di midollo osseo.

E nelle piazze, impegnate con la campagna ‘una colomba per la vita’, quest’anno i volontari ADMO vogliono coinvolgere ‘la meglio gioventù’ italiana.