venerdì 8 luglio 2011

11.000 nuovi donatori in un anno: si può fare!

Ogni giorno, in tutto il mondo, 45 persone si sottopongono alla donazione a favore di perfetti
sconosciuti e, nel nostro Paese, quotidianamente due pazienti vengono trapiantati grazie
a un volontario non consanguineo. Così il report sull’attività dell’IBMDR nel 2010 diventa
l’occasione per puntare all’obiettivo del 2011

di Nicoletta Sacchi,
direttore del Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo IBMDR




Com’è noto, il trapianto di cellule staminali
ematopoietiche (CSE) rappresenta da
decenni una comprovata terapia per un
ampio numero di malattie gravi o gravissime,
altrimenti non curabili. Dopo oltre trent’anni di
attività stiamo però assistendo a un fenomeno
particolare: mentre i trapianti allogenici - che
utilizzano un familiare come donatore di CSE
- sembrano essersi assestati su un numero
pressoché costante nel tempo, osserviamo un
continuo e tumultuoso incremento nel numero
di trapianti da non consanguineo.
Nel 2010 sono stati eseguiti in tutto il mondo
quasi 17.000 trapianti da non familiare (+ 9%
rispetto all’anno precedente) e in Italia registriamo
un incremento del 13%, con 740 trapianti
rispetto ai 656 del 2009. (grafico 1)
A che cosa è dovuto
l’incremento?
Se compariamo il numero di procedure trapiantologiche
eseguite in Italia, nell’ultimo quinquennio,
con donatori familiari e non, è chiaro
come i due valori, assai distanti nel 2005, siano
ormai quasi sovrapponibili. (grafico 2)
L’aumento è dovuto a diversi fattori: l’applicazione
di protocolli di trapianto sempre più evoluti,
lo studio della compatibilità HLA attraverso
la biologia molecolare, la conseguente applicazione
della procedura a soggetti prima non
ritenuti eleggibili al trattamento; nel 2010 sono
stati avviati alla ricerca oltre 400 soggetti con
età superiore ai 55-60 anni, pazienti che fino a
pochi anni fa sarebbero stati considerati troppo
‘vecchi’. Tale incremento, però, non potrebbe
esistere senza l’attore principale di tutto il processo:
il donatore.
Nel mondo possiamo ormai contare su oltre
17 milioni di donatori (ricordate? soltanto pochi
anni fa abbiamo festeggiato i dieci milioni
di iscritti….) e muri che sembravano invalicabili
stanno finalmente crollando: Registri con numeri
enormi di soggetti iscritti - come la Cina, il
Brasile e il Portogallo - che fino a ieri non mettevano
in condivisione il loro patrimonio, hanno
finalmente accettato di entrare a far parte della
rete mondiale. A fronte di una simile disponibilità
di volontari adulti, nonché di unità di sangue
cordonale donate con finalità solidaristica, oggi
la probabilità di trovare una sorgente di CSE
sufficientemente compatibile è, per i pazienti di
origine europea, superiore all’80%.

Il Registro Italiano
nello scenario mondiale
Nel 2009 avevamo segnalato un preoccupante
calo di utilizzo del donatore IBMDR, registrando
un numero sempre minore di volontari italiani
giunti al prelievo di CSE a favore di riceventi
sia italiani sia internazionali. Alla luce di
ciò, in sede di Consulta dei Registri Regionali
insieme con ADMO avevamo ravvisato la necessità
di rinvigorire l’attività di reclutamento e
di migliorare la gestione dei donatori già iscritti.
Anche il Centro Nazionale Sangue e il Centro
Nazionale Trapianti ci sono venuti in aiuto, promuovendo
l’Accordo Stato Regioni (ASR n. 57
del 29 aprile 2010) che prevede l’istituzione e il
riconoscimento dei poli di reclutamento, strutture
funzionali - spesso allocate presso i servizi
trasfusionali - che coadiuvano i Centri Donatori
in modo ancora più capillare sul territorio.
Inoltre, sempre in sede di Consulta, sono state
proposte e applicate nuove strategie di ottimizzazione
del Registro: da un lato è stato
deciso di tipizzare i nuovi iscritti in maniera
1

più esaustiva (HLA ABC in bassa risoluzione e
DRB1 in alta risoluzione); dall’altro si è deciso
di riqualificare i donatori che, iscritti parecchi
anni prima, presentano dati genetici troppo
grossolani (per questa ragione, non sono mai
stati selezionati nel passato e, probabilmente,
mai verranno richiamati in futuro…).