venerdì 24 giugno 2011

All’anonimo donatore che ridarà la vita a mio figlio

Ti immagino sul divano, mentre guardi la televisione, e squilla il tuo telefono. Ti vedo rispondere ed emozionarti perché ti hanno
comunicato che la vita di un bambino dipende da te. Sei un po’ preoccupato, annuisci, confermi le date per i vari esami e controlli
che dovrai fare. Appoggi la cornetta e ti rilassi sullo schienale guardando verso il soffitto. Non credi ancora che sia capitato
a te, proprio a te. Quella tipizzazione fatta anni fa per una storia che ti aveva toccato il cuore, il senso d’impotenza perché
allora non avevi potuto aiutare e, ora, uno sconosciuto che ha scelto te. Chiami il tuo posto di lavoro per organizzarti, informi
amici e parenti del gesto che stai per compiere e di come ti senti. Ti hanno detto che il tutto avverrà in fretta: il tuo gemello
aspetta da un po’. Lui ha saputo che ci sei, chissà chi è? Dov’è? Ma che importa, lui ha bisogno di te, forse tra qualche anno
potrai conoscerlo, chissà. Adesso dovrai riguardarti, stare attento a non ammalarti per non tardare ancora il tuo dono, perché
lui aspetta te. Di una cosa sono certa: sei un essere straordinario poiché hai fatto una scelta immensa e sei geneticamente
molto simile al mio Ale. E ti posso garantire che anche lui è eccezionale.
Grazie, anonimo donatore, per la vita che ridarai a mio figlio.
Emanuela Imprescia