lunedì 1 ottobre 2012

Io Donatrice di Midollo


Pubblichiamo di seguito la lettera di Alessia ragazza di Tor Vergata che intende divulgare la propria esperienza di donatrice tramite Facebook, con lo scopo di mettere a conoscenza cosa vuol dire essere donatori di midollo osseo oggi, BRAVA ALESSIA SIAMO CON TE .


Lettera:

"Buongiorno,

a breve donerò il midollo osseo a mio fratello presso il policlinico di Tor Vergata.
Vorrei condividere il più possibile questa mia esperienza per far sì che sempre più persone diventino donatore di midollo osseo.

Ho creato anche una pagina su facebook, si chiama Io donatrice di midollo osseo,
dove ho intenzione di divulgare la mia donazione in tempo reale.

Mio fratello è un giocatore di pallacanestro si chiama Lorenzo Di Marcantonio.
Chiedo il Vostro supporto.
Grazie un cordiale saluto

Alessia"
 Giulia possa abbracciare il suo papà al più presto, adesso può solo vederlo attraverso un vetro...e maturalmente fa i capricci.

mercoledì 29 agosto 2012

EHI, TU! Hai Midollo ?



I Clown di corsia ti aspettano insieme ai volontari di ADMO: 
durante tutta la giornata saranno a disposizione le emoteche mobili
presso le quali effettuare UN SEMPLICE PRELIEVO
ed essere così inseriti nella banca dati del Registro Nazionale Donatori di Midollo Osseo

Possono diventare potenziali donatori solo i giovani compresi tra 18 e 40 anni d'età.

Sabato 22 settembre in Piazza Risorgimento a Pordenone dalle 10:00 alle 18:00
Per la Locandina di Pordenone clikka qui


Sabato 22 settembre in Piazza XX Settembre a Udine dalle 10:00 alle 18:00 
Per la Locandina di Udine clikka qui

lunedì 30 luglio 2012

Breve diario di una storia vera: la mia donazione di midollo

Una semplice e toccante testimonianza di un "comun donatore" FIDAS-ADMO

Breve diario di una storia vera: la mia donazione di midollo
Tutto inizia più di un anno fa, ad una cena di beneficenza parlava un ragazzo, Giorgio, raccontando la sua esperienza; aveva donato il midollo, addirittura due volte perché la prima volta il paziente aveva avuto delle complicazioni, e raccontava questi fatti con una solarità ed energia che mi avevano molto colpito.
Passa un po’ di tempo e nella tarda primavera del 2011 ero insieme ad una mia amica al centro trasfusionale S.Orsola di Bologna per la consueta donazione di sangue. Già da qualche tempo si parlava del tema del midollo (ho dimenticato di dire che anche lei era presente la sera che parlò Giorgio), ci scambiavamo opinioni e punti di vista, ed ogni tanto, quasi per scherzo io chiedevo a lei: “allora, ci iscriviamo?”…quella mattina fu lei a chiederlo a me, e così abbiamo
iniziato a compilare i moduli necessari all’iscrizione all’ADMO.
Nell’autunno dello stesso anno sono stato chiamato per un secondo prelievo di sangue, alla mia amica invece non era stato chiesto, la cosa mi aveva incuriosito ma non ci avevo dato peso, pensavo che l’avrebbero chiamata successivamente.
Siamo a fine Novembre, è una mattina come tante altre ed io sono al lavoro. Improvvisamente il mio cellulare squilla… un numero sconosciuto…rispondo e con sorpresa mi ritrovo dall’altra parte della linea un medico dell’ospedale S.Orsola di Bologna che mi chiede se sono disposto a proseguire nell’iter di donazione del midollo, in quanto è stata riscontrata la compatibilità tra il mio e quello di una persona gravemente ammalata. Mi viene detto che a breve mi sarebbero state date altre informazioni, e che mi sarei dovuto recare all’ospedale per fare ulteriori esami di accertamento. Saluto e metto giù il telefono.
Avevo il cuore in gola, pur non avendo completamente chiaro a cosa stavo andando in contro mi sentivo, felice, entusiasta, euforico, ma allo stesso tempo avevo paura ed ansia per ciò che avrei dovuto fare. 
Viene cancellata una donazione di plasma che avrei dovuto fare a metà Dicembre, e poco prima di Natale mi reco al S.Orsola per eseguire gli esami di rito: ecografia all’addome, visita cardiologica, esami del sangue (13 o 15 provette, non ricordo esattamente) e raggi al torace. Intanto la Dottoressa Valeria, che mi ha preso in carico, mi spiega tutto l’ambaradan di roba che riguarda la donazione. In particolare vengo messo di fronte al fatto che il donatore ha piena
libertà di tirarsi indietro fino all’ultimo, consapevole però che il paziente ricevente, dopo che verrà firmato il verbale, subirà un trattamento con chemio e radioterapia che azzererà completamente il proprio midollo in attesa che arrivi quello del donatore; va da sé che se non arrivasse il midollo in questo momento il paziente non avrebbe molte speranze. Ci lasciamo con gli auguri di buon Natale e buon anno.
Eccoci al 11 Gennaio 2012, forse il giorno che più di tutti rimarrà scolpito nella mia memoria. Mi reco all’ospedale per firmare il verbale dove, in presenza di un medico che funge da notaio, viene ufficializzata la mia scelta di donare, e di conseguenza inizia il condizionamento del paziente che azzererà il suo midollo.
Prendo la macchina e torno a casa, con il cuore in gola, piango. Il mio pensiero va a questa persona, ammalata di una grave forma di leucemia, per la quale il destino sta scegliendo me come “antidoto”. Si crea un legame, forse non sto neanche usando le parole giuste per spiegarlo, e forse nemmeno ci sono, ma ti senti per la prima volta nella tua vita (o almeno nella mia) la responsabilità nei confronti di qualcuno che non può sperare in altri, ma solo in te. La firma di
quel verbale mi ha messo anima e corpo di fronte alla mia scelta di donare. 
Il 14 mi reco all’ospedale per la prima iniezione del farmaco per lo sviluppo delle staminali. Si perché ho scelto la modalità di donazione che richiede l’assunzione di un farmaco che fa riprodurre moto velocemente le cellule staminali presenti nel midollo, le quali, aumentando in modo considerevole, escono dalle ossa del bacino e si propagano nel sistema circolatorio umano, fino ad essere raccolte tramite un prelievo dal braccio.
Dicevo, il 14 mi reco al S.Orsola per la prima iniezione del farmaco, anche se non lo dimostro (o forse invece si vede) mi tremano le gambe, ho tanta paura degli effetti collaterali dovuti al farmaco, anche se mi avevano detto che non era nulla di che’; ho anche paura che il farmaco non faccia effetto, in questo caso non potrei donare dal braccio e mi verrebbe prenotata la sala operatoria per il prelievo dall’osso del bacino.
Fortunatamente il farmaco inizia a fare effetto, e parecchio anche. Il secondo giorno che lo assumo inizio a sentire mal di schiena, sono contento perché è segno che le cose stanno funzionando, ma allo stesso tempo il dolore alla schiena si fa sempre più forte, solo la tachipirina lo tiene a bada.
In quei 5 giorni nei quali mi sono “dopato” mi sono chiesto più volte chi me lo facesse fare. Oltre al fastidio del mal di schiena vedevo mia moglie, che voleva fare la forte, ma dai suoi occhi traspariva tutta l’apprensione per le mie condizioni. In quei momenti mi chiedevo però in quali condizioni versasse il mio “gemello” ammalato, di sicuro lui, o lei, stava peggio di me, molto peggio. Proprio in quei giorni ho scritto una lettera, che spero il paziente abbia gradito.
Finalmente è il 18 Gennaio, giorno della donazione. Facciamo un prelievo per capire se ho riprodotto cellule sufficienti per la donazione, ed all’OK si parte!
La donazione in sé non é pesante, il dolore al bacino è quasi inesistente, e la macchina lavora a pieno ritmo. Mia moglie, gli infermieri ed i dottori sono sempre lì, disponibili, anche perché non posso nemmeno grattarmi il naso visto che ho un ago in ogni braccio. La Dottoressa Valeria è gentilissima e mi spiega come funziona la macchina alla quale sono attaccato, anche perché per far passare 4 ore…
Non c’è molto da aggiungere a tutto ciò; ho prodotto circa 300cc di cellule staminali lavorando 11litri del mio sangue (cioè il mio sangue è entrato ed uscito due volte dal mio organismo per poter raccogliere quella quantità). Terminata la donazione sono tornato a casa e dopo due giorni al lavoro; ogni tanto devo fare qualche esame del sangue per monitorare che tutto sia rientrato nella norma. Probabilmente l’ammalato/a sarà grato per la donazione che ha ricevuto, ma io a mia volta devo rendere grazie a questa persona, perché la sua sfortuna ha permesso a me di vivere un’esperienza senza eguali. Quest’avventura mi ha permesso di superare tante paure che avevo, e per questo mi ha dato tantissimo in termini di autostima. Inoltre mi ha fatto sentire il calore di tante persone che hanno condiviso con me questa esperienza e come me speravano che andasse tutto bene.
Si, è vero, non è stata una passeggiata, e non si può certo dire che sia un percorso completamente indolore, però ho potuto contribuire a dare una speranza ad una persona, in un mondo dove si parla di tutto, tranne che di queste cose che sono invece la vera essenza della nostra vita.
A TE, che hai avuto la pazienza di leggere questo trafiletto fino a qui, chiedo un favore: se non hai l’intenzione o la possibilità di iscriverti ad ADMO, chiedo comunque di farti portare di questa esperienza; parlane con amici, parenti o colleghi, aiutaci a diffondere la mentalità del dono, perché le persone bisognose sono tantissime, e come avrai capito sia il midollo, che il sangue, non si possono fabbricare artificialmente.
Ricorda: IL DONO PIU’ GRANDE SCORRE DENTRO DI NOI !


Daniele Guidetti

giovedì 28 giugno 2012

Perchè donare il tuo 5x1000 della Dichiarazione dei Redditi ad ADMO FVG Onlus?


Perchè il 5x1000 non ti costa nulla: è una quota d'imposta a cui lo Stato rinuncia a favore degli Enti accreditati, a sostegno della loro opera sociale, culturale e di ricerca scentifica.
Associazione Donatori Midollo Osseo FVG Onlus è tra queste realtà, se vuoi sostenerla bastano due piccoli gesti:
1) Firma sulla tua Dichiarazione dei Redditi il riquadro dedicato alle Organizzazioni non lucrative (ONLUS)
2)  Indica il codice fiscale di ADMO FVG 94046270305



Che ne sarà del 5x1000 donato ad
ADMO FVG Onlus?
Li impiegherà in :
- Borse di studio per i Centri di Tipizzazione di Udine e Trieste.
- Acquisto di macchinari scentifici necessari all'espletamento delle attività del Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo.
- Darà supporto ai donatori rivelatisi compatibili.

mercoledì 23 maggio 2012

"ADMO contest", ecco quando la solidarietà diventa creatività


Il progetto prevede la realizzazione di un testo per la produzione di uno spot audio, che verrà utilizzato in una campagna pubblicitaria radiofonica nazionale.

di ROBERTA DELLA ROCCA
MILANO - Un progetto capace di coniugare solidarietà e creatività. E' l'iniziativa lanciata dall’Associazione Donatori Midollo Osseo 1 (ADMO) che ha organizzato un concorso a premi rivolto a giovani talenti della scrittura creativa al di sotto dei 30 anni, con l’obiettivo di selezionare il testo migliore per uno spot audio di 30 secondi. L’oggetto del concorso è quindi la scrittura di un dialogo o monologo inerente la donazione di midollo osseo. Il miglior testo verrà utilizzato per la produzione dello spot, che verrà poi trasmesso sulle principali emittenti radio nazionali.

L'associazione. L'Associazione Donatori Midollo Osseo nasce nel 1990 con lo scopo principale di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e le altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un evento molto raro, che ha maggiori probabilità di verificarsi tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo però, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati e quindi registrati in banca dati.

Mille nuovi donatori all'anno.
 Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori all'anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento - se si tiene conto del fatto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi - mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni nel campo delle malattie genetiche, come nel caso delle talassemie. In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai Centri Donatori afferenti al Registro Italiano dei Donatori di Midollo (IBMDR), presso i quali, con un semplice prelievo del sangue, vengono tipizzati. A distanza di ventidue anni i donatori italiani sono passati da 2.500 ad oltre 370.000 iscritti.

Il concorso. Il concorso, promosso da ADMO Lombardia 2, si concluderà con una festa-premiazione finale, nella quale verranno votate, comunicate e premiate, da una selezionata giuria di esperti, le tre “opere” ritenute più meritevoli. In particolare ai vincitori saranno assegnati i seguenti premi: un iPad Wi- Fi + 4G (32 Gb) al 1° classificato, un buono regalo Amazon per il valore di € 500 al 2° classificato e iPod Touch al 3° classificato. Per partecipare occorre consultare il sito ed inviare la documentazione richiesta entro il 15 ottobre 2012. L’opera vincitrice verrà utilizzata per produrre uno spot radiofonico che verrà proposto a tutte le principali emittenti nazionali.

martedì 8 maggio 2012

testimonial Domenico Pozzovivo


ADMO Basilicata comunica con immenso piacere che il "nostro" testimonial Domenico Pozzovivo, corridore lucano, già vincitore del Giro del Trentino 2012, partecipa anche quest'anno al Giro d'Italia.
Domenico corre con i colori della COLNAGO - CSF INOX n. 51, sul casco di protezione ha applicato l'adesivo del logo di ADMO.
Buona Domenica

ADMO BASILICATA

lunedì 23 aprile 2012

FIDAS e ADMO insieme per un "comun donatore"

FIDAS e ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo) hanno sottoscritto oggi un protocollo di intesa finalizzato ad avviare un rapporto di cooperazione per incrementare l'educazione dei giovani ala solidarietà e alla donazione, con particolare riferimento alla donazione del sangue, del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche.

Al termine del corso di formazione "Identità associativa e formazione gestionale dei volontari ADMO", il presidente nazionale FIDAS Aldo Ozino Caligaris e la presidente nazionale ADMO Paola De Angelis hanno firmato il protocollo di collaborazione tra le due realtà associative. Per la sperimentazione del progetto sono state scelte le sedi associative di Udine, Pescara e Bari.

venerdì 13 aprile 2012

A TE COSTA NULLA, PER NOI VALE UN ANNO DI PROGETTI

Con la dichiarazione dei redditi puoi scegliere di destinare il 5x1000 delle tue imposte a ADMO Federazione Italiana ONLUS.


È un modo semplice – e per te in alcun modo impegnativo – di aiutare l'Associazione nella sua attività. Come sai, lo scopo principale di ADMO è informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.

Pensa a quanti progetti e attività potranno nascere e svilupparsi grazie al tuo contributo!




COME FARE

Qualunque sia il modello di dichiarazione dei redditi a cui fai riferimento, troverai nell'apposita scheda di scelta per la destinazione del 5 ‰ il riquadro dedicato alle Organizzazioni Non Lucrative (ONLUS). Dunque...



firma nello spazio
inserisci il codice fiscale di ADMO Federazione Italiana ONLUS: 97102080153


Ti ricordiamo che i soggetti beneficiari del 5 ‰ sono diversi da quelli dell'8 ‰ : le due firme non sono in alcun modo collegate, né alternative, pertanto non comportano un aggravio aggiuntivo per il contribuente.

giovedì 5 aprile 2012

E ora ADMO arriva a Montecitorio


Mercoledì 11 aprile 2012 è una data destinata a entrare negli annali della storia di ADMO.
La ragione? Alle ore 12, nella Sala Stampa di Montecitorio, si terrà la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge "Istituzione della Giornata nazionale della donazione di midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche". La proposta, messa a punto dall'onorevole Elvira Savino, sarà presentata anche dagli onorevoli Giorgia Meloni, Eugenia Roccella e Domenico Di Virgilio. Per l'Associazione Donatori Midollo Osseo interverrà invece la Presidente nazionale Paola De Angelis.

In un'intervista rilasciata al quotidiano Lab, il 1° marzo scorso, l'onorevole Savino ha spiegato:

"L’iniziativa nasce dal desiderio di alimentare speranze sempre più concrete in coloro per i quali il trapianto di midollo osseo rappresenta l’unica speranza di vita. Deriva dall’esperienza diretta, che ha riguardato la mia famiglia. La mia proposta di legge ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che, donare il midollo osseo, non sia pericoloso. Deve essere inteso da tutti come un gesto di generosità. Mi sono resa conto come la mancanza di una corretta informazione alimenti una visione distorta e crei paure e i pregiudizi. Il midollo osseo è una sostanza simile al sangue che si trova nella cavità delle ossa brevi piatte, tipo il bacino, e al suo ci sono le cellule progenitrici del sangue, le cosiddette cellule staminali ematopoietiche. Il donatore di midollo osseo non rischia nulla, non corre rischi per la propria salute. Non è un’operazione invalidante. Si tratta di un prelievo del sangue, al termine del quale si è inseriti in appositi registri regionali e poi in quello nazionale. Questa iscrizione determinerà la possibilità di essere chiamati nel momento in cui sarà individuato un paziente compatibile".